In attesa di loro tra poco e tutti loro tra una settimana, ecco il resoconto del concerto di mercoledi' scorso di Bat for Lashes, un quartetto di ragazze di Brighton vestite come delle sciamane veterohippie (leggi: disgraziate), che fanno un indie pop dal sapore fiabesco che richiama Bjork, Siouxsie & the Banshees, ma anche un poco Nico e i Led Zeppelin del periodo folk. Il disco di esordio ha un tre/quattro pezzi belli e i restanti che filano via un po' anonimi. Il concerto e' stato piacevole anche se non clamoroso. Le ragazze sanno intrattenere il pubblico (pare uscirono gran bene dallo scorso Glastonbury), per cui lo show e' stato a tratti divertente, anche se l'esecuzione ogni tanto ha lasciato a desiderare (il sincrono ragazze!). Curiosa e variegata la strumentazione che le nostre utilizzano roteando, ovviamente, i ruoli (dai, lo sai che di sti tempi per essere qualcuno nel mondo indie, se proprio non riesci a suonare per almeno un quarto d'ora coi Broken Social Scene, devi come minimo scambiarti gli strumenti con gli altri bandmates). Tra arpe, clavicembali, campanellini, carillon e diverse altre diavolerie, ho particolarmente apprezzato il bastone di un paio di metri che, percosso con violenza sul palco, e' stato il beat di un pezzo intero. Quanto alla loro leader, l'anglopakistana Natasha Khan, oltre a confermare che ha una gran bella voce e tiene con dignita' il palco, aggiungo che e' effettivamente una bella figliola, come anticipatomi da un caro amico che confesso' di avere contratto una cotta per lei la scorsa primavera.
Ma a me in realta' sarebbe premuto parlar d'altro, precisamente della Bowery Ballroom, luogo del concerto. E non di come la' abbia assistito a shows sempre molto belli (su tutti: Voxtrot, Yeah Yeah Yeahs, nonche' un immenso Rob Pollard con la sua ventina di Coors Light di ordinanza). E nemmeno di come, sara' l'atmosfera intima, sara' non so che altro, sia una delle venues che i musicisti che suonano da ste parti preferiscono: gli Interpol ci hanno fatto il warm-up show per il loro attuale tour -- pare bello, dicono quelli che ci sono stati, ma chi si fida piu' della loro clientela... Comunque, non di questo volevo scrivere. Mi piaceva l'idea di parlare della Bowery Ballroom perche', forse complici i tre bellissimi bars, li' la mia mente e' solita partire sempre per la tangente e fare scintillanti considerazioni che spaziano dalla bassa cucina (dove ritengo di eccellere) ai massimi sistemi (dove ritengo di fare cagare). Anche l'altra sera mi ero lanciato in considerazioni che li' per li' mi parevano assolutamente fondamentali. Ecco alcuni dei temi trattati: degli italiani e di quanto in questi tempi correnti si stiano sempre piu' sul cazzo a vicenda, sentimento che Bush e' riuscito a importare pure qui tra gli ammerigani (tra di loro, che a noi ci adorano e pensano che siamo i piu' fighi del mondo); dei blog musicali e di come facciano quasi sempre endorsement e quasi mai critica (Dario: che concerto del cazzo che hai postato sul blog!); del come tutta la puppa che si e' letta sul fatto che Grillo non sia un vero blogger puzzi di chiacchera da conventicola accademica che non si capacita di come tutto quel traffico di buzzurri vada solo da lui; degli indierock kidz dell'ultimissima generazione, una massa informe di scenesters, mi dice la vecchia che c'e' in me, mentre qualcos'altro che c'e' in me soggiunge che perlustrerebbe volentieri l'80% delle scenesters che lo circondano; del perche' la stella artois sia molto piu' buona qui che in Italia e del perche' a Milano le birre vengano spillate da cani; del perche' convenga sempre essere generosi con le mance nei bars; e un fracco di altra roba. Il problema e' che le considerazioni me le sono dimenticate tutte, vecchio fulminato anacoluto che non sono altro. E tutto sommato mi dico chissenefrega: perche' no, il parossismo di tornare a casa e scrivere tutto subito, proprio no. Che senno' questo diventa un altro dovere di cui il mio-senso-del proprio non ha bisogno.
Per cui, come ogni m-blogger di quarta, vi lascio con la fotina in alto a sinistra e due video di iutiub. E buone cose sto weekend!
Ma a me in realta' sarebbe premuto parlar d'altro, precisamente della Bowery Ballroom, luogo del concerto. E non di come la' abbia assistito a shows sempre molto belli (su tutti: Voxtrot, Yeah Yeah Yeahs, nonche' un immenso Rob Pollard con la sua ventina di Coors Light di ordinanza). E nemmeno di come, sara' l'atmosfera intima, sara' non so che altro, sia una delle venues che i musicisti che suonano da ste parti preferiscono: gli Interpol ci hanno fatto il warm-up show per il loro attuale tour -- pare bello, dicono quelli che ci sono stati, ma chi si fida piu' della loro clientela... Comunque, non di questo volevo scrivere. Mi piaceva l'idea di parlare della Bowery Ballroom perche', forse complici i tre bellissimi bars, li' la mia mente e' solita partire sempre per la tangente e fare scintillanti considerazioni che spaziano dalla bassa cucina (dove ritengo di eccellere) ai massimi sistemi (dove ritengo di fare cagare). Anche l'altra sera mi ero lanciato in considerazioni che li' per li' mi parevano assolutamente fondamentali. Ecco alcuni dei temi trattati: degli italiani e di quanto in questi tempi correnti si stiano sempre piu' sul cazzo a vicenda, sentimento che Bush e' riuscito a importare pure qui tra gli ammerigani (tra di loro, che a noi ci adorano e pensano che siamo i piu' fighi del mondo); dei blog musicali e di come facciano quasi sempre endorsement e quasi mai critica (Dario: che concerto del cazzo che hai postato sul blog!); del come tutta la puppa che si e' letta sul fatto che Grillo non sia un vero blogger puzzi di chiacchera da conventicola accademica che non si capacita di come tutto quel traffico di buzzurri vada solo da lui; degli indierock kidz dell'ultimissima generazione, una massa informe di scenesters, mi dice la vecchia che c'e' in me, mentre qualcos'altro che c'e' in me soggiunge che perlustrerebbe volentieri l'80% delle scenesters che lo circondano; del perche' la stella artois sia molto piu' buona qui che in Italia e del perche' a Milano le birre vengano spillate da cani; del perche' convenga sempre essere generosi con le mance nei bars; e un fracco di altra roba. Il problema e' che le considerazioni me le sono dimenticate tutte, vecchio fulminato anacoluto che non sono altro. E tutto sommato mi dico chissenefrega: perche' no, il parossismo di tornare a casa e scrivere tutto subito, proprio no. Che senno' questo diventa un altro dovere di cui il mio-senso-del proprio non ha bisogno.
Per cui, come ogni m-blogger di quarta, vi lascio con la fotina in alto a sinistra e due video di iutiub. E buone cose sto weekend!
(pic: Getty Images)
--Bat for Lashes - What's A Girl To Do
Jesus & Mary Chain - Just Like Honey