martedì 2 marzo 2010

lo-fi-de-fi-ned

Lo-fi is an abbreviation of the term low fidelity, and fidelity means how faithful something sounds when compared with its original source. In truth, albums from bands like the Electric Light Orchestra and Def Leppard have a much lower fidelity than anything Pavement produced, as those recordings have no relationship to what a living, breathing band could sound like live. A better term for Pavement would actually be mid-fi, because their material falls somewhere between amateur authenticity and imaginative construction. But—as always—technical reality rarely matters when discussing pop music. Whenever a normal person says he prefers lo-fi music, it means he prefers bands like Pavement: imperfect sound forevermore.

Once again Klosterman proves he's the smartest mofo out there.

venerdì 19 febbraio 2010

snap!




When you are Alexa Chung and it is no longer "on" with you, and indeed nobody outside this borough can put your name to your face, it's best to consider yourself lucky to have any and all comers — especially when one of them is a major magazine.


giovedì 11 febbraio 2010

Arrivederci e grazie.

No, non e' la mia suicide note.


This is the last entry in the blog called Click Opera, which means that, in the funny through-the-looking-glass world of blogs, it's the first page future internauts and web adventurers will come to. So think of this not so much as an ending as an entrance. What you've reached is the door to "probably the best-written blog on the Anglophone web", according to Warren Ellis. "It doesn't get any better than Click Opera," said novelist Dennis Cooper.

Sono triste, ma al tempo stesso sollevato: ora avro' finalmente tempo di immergermi negli archivi. Perdonatemi il raptus di massmediologia d'accatto, ma ho la sensazione che quando un blog e' attivo, i post piu' vecchi hanno rilevanza minore rispetto a quelli piu' recenti; viceversa, quando si ferma per sempre e gli archivi vengono mantenuti, si danno definitivita' ed autorevolezza al tutto, come se l'autore decidesse di pubblicare per la prima volta (ciononostante Momus continuera' a leggere e a rispondere a nuovi commenti).

Per chi non lo conoscesse, consiglio vivamente la lettura--stimola, suscita nuovi interessi e soprattutto regala fiducia nell'umanita'. Gia', perche' Momus e' un grande umanista dei nostri tempi, certamente il migliore "in the funny through-the-looking-glass world of blogs."



martedì 9 febbraio 2010

Rilancio: Agli utenti Burger King che la menano contro i Big Mac.

Se non avete gusto o soldi non c’è problema. Ma non rompete il cazzo.

quintessential milnyc

Scattata la settimana scorsa alla Bowery Ballroom.

Lo so che non si vede una mazza (thx 2 that lame bitch iPhone camera -- sentito Icepick?), ma ritrae David Byrne che, con la Scala sullo sfondo, presenta elaborata teoria su come i musicisti, storicamente, compongano avendo a mente il luogo dove la musica viene riprodotta. Lui dice di aver composto le prime cose pensando al CBGBs.

Secondo Byrne, questo tra l'altro spiegherebbe:

- i riverberi e l'inoffensivita' dell'arena rock ("some like it, some others don't", dice mentre si sentono gli U2 di I Still Haven't Found, etc. -- il pubblico sghignazza);
- lo spropositato utilizzo dei bassi nell'hip-hop (musica da ascoltare in macchina);
- l'assenza di dinamica (loudquietloud) in gran parte della musica percussiva africana (perche' eseguita all'aperto), nonche' nella musica piu' recente (perche' riprodotta all'aperto nelle cuffiettine dell'iPod): a suo modo di vedere tutta la musica di oggi viene mixata pensando all'iPod user -- io avrei aggiunto, se non sei acora affermato, al work desktop user.

Tutto cio' per postare la fotina con un simbolo di Milano e uno di NYC.

And because we really missed you, dear readers.

domenica 7 febbraio 2010

let the children boogie

dance tune of the decade, i suppose



p.s.: questi hanno il miglior band (?) website ever: www.dieantwoord.com [musicbiz people, take notes]

venerdì 11 dicembre 2009

Il mio modello di hipster


Coolness a go-go.

mercoledì 20 maggio 2009

sempre a spasso coi tempi

mi sono accorto di avere pure io un tumblr, sai com'e', per onorare l'imminente fine di questo decennio retro-necro, sono in pieno revival 2007

eccolo:

http://non-matte.tumblr.com/
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http://non-matte.tumblr.com/
http://non-matte.tumblr.com/
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http://non-matte.tumblr.com/http://non-matte.tumblr.com/http://non-matte.tumblr.com/
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http://non-matte.tumblr.com/
http://non-matte.tumblr.com/

giovedì 7 maggio 2009

Vitamine per Milano: Vitaminic Days (18 maggio / 6 giugno)

Altro che quel carrozzone oramai esausto della settimana del design. Finalmente Milano riacquisisce la centralita' artistica che le spetta con i Vitaminic Days organizzati dagli amici della crew di Vitaminic. Dal 18 maggio al 6 giugno, sui palchi di alcuni dei migliori locali della scena indie e undergound di Milano (Casa 139, Circolo Magnolia, Music Drome, Rocket, Bitte) si alterneranno bands ed artisti che piu' hanno fatto parlare di se' nell'ultimo paio d'anni. Si tratta dei nomi che giravano sulla bocca di tutti al recente SXSW di Austin. E tutti ovviamente ben coccolati dalla stampa (cartacea e in rete) che conta. Sta allo spettatore adesso decidere se la fama e' meritata o meno e da milanese in esilio vi consiglio di non perdere questa opportunita'. Per chi non sta a Milano qualche chilometro e' piu' che giustificato -- gli after show parties organizzati dalla vitaminic crew sono noti per essere superdivertenti.

Ecco una mia personale selezione tra i nomi presenti alla rassegna (qui tutto il programma):
  • Si parte con l'acclamatissimo Andrew Bird il 18 maggio al Music Drome. Polistrumentista di Chicago, per la verita' in giro da un bel po', con gli ultimi due albums si e' andato ad affermare presso un pubblico sempre piu' vasto. Per capirci, a New York suona in posti tipo la Radio City Music Hall. Il suo ultimo disco ha ottenuto cori di elogi un po' ovunque e finira' in alto alle classifiche di fine anno. Da non perdere per poter poi dire "ah si' quello... l'ho visto dal vivo due anni fa davanti a 150 persone".
  • Hatchman Social+ A Classic Education il 20 maggio al Music Drome. NME darlings i primi, punta di diamante della piu' recente scena indie italiana i secondi. Serata molto promettente. Revivalisti gli Hatchman Social, adatti a tutti quelli innamorati del post-punk britannico del primi anni ottanta. Ma molto, molto meglio saranno gli A Classic Education, reduci dalla prima trasferta oltreoceano lo scorso marzo con apparizioni a NYC e al SXSW. Li ho visti in una delle serate newyorkesi e ne sono rimasto assai favorevolmente impressionato. Suonano dal vivo che e' un piacere. E il songwriting e' parecchio solido. Personalmente mi piace di piu' il loro ascendente Broken Social Scene che quello Arcade Fire, ma sono gusti.
  • Blank Dogs il 29 maggio alla Casa 139. Non pecco di immodestia se dico che sono stato uno dei primi ad accorgermi di Mike Sniper e del suo bedroom music project Blank Dogs. Lo-Fi meets new-wave. Tanto cupo e oscuro, con noncelati richiami a Joy Division. Incensiti da pezzi da novanta come The Wire, Blank Dogs hanno un disco in uscita a breve, un LP, un EP e una miriade di 12 inches e cassettine alle spalle. Gli ho gia' visti un paio di volte a NY. Tra i giovani sono un cult assoluto (al Market Hotel sono pure finito in un pogo, tu pensa) e personalmente mi hanno fatto da colonna sonora per tutto l'inverno.
  • Vivian Girls+The Pains of Being Pure at Heart al Magnolia il primo giugno. Questa si puo' tranquillamente candidare alla serata piu' divertente dell'intera rassegna. Due tra le bands newyorkesi/brooklynites di cui si e' parlato di piu' nei mesi scorsi. Le Vivian Girls fanno un punk melodico e sporco con tanti richiami tra 60's garage/surf (le melodie, le chitarre, i riverberi) e early-90's west-coast punk (three-grrrl band). Mai viste dal vivo (o almeno credo), ma mi si dice assai piacevoli (talune anche d'aspetto). TPOBPAH sono la rivelazione indie-pop dell'anno: pensa a una miscela The Smiths+Black Tambourine+The Vaselines+Belle & Sebastian. LP d'esordio delizioso (e uno dei piu' ascoltati quest'anno dal sottoscritto), il giovane quartetto dal vivo suona da dio e il pubblico balla dal primo all'ultimo pezzo. Divertenti da vedere anche se non si conosce nemmeno una canzone. Promesso.
  • Women il 3 giugno al Rocket. Con His Clancyness a supporto (progetto solista di Tom degli A Classic Education), i canadesi Women si presenteranno al Rocket con le loro sonorita' psichedeliche. Visti tre volte dal vivo (ne parlai qui). La prima non mi piacquero, poi il miracolo. Intensissimi dal vivo. Mischiano il post-punk e la psichedelia. Ci sento i Wire, i The Fall, ma anche Syd Barret, i Beatles piu' acidi e (quindi) i Clinic. Il disco d'esordio e' stato consumatissimo da queste parti.
  • Wavves il 6 giugno al Bitte (con DJ set filali di Fabio Del Luca e di Enzo Polaroid). Che dire? Nathan Williams, 22enne di San Diego, Ca., e' il personaggio indie piu' hyped dell'annata: il suo noise-pop ha conquistato i tastemakers che contano. A ragione? A torto? Ci sono varie scuole di pensiero, nessuna delle quali ha un winning argument... All'attivo ci sono gia' due dischi (molto molto buoni), criminosamente intitolati Wavves e Wavvves (per mesi, quando avevosolo il primo, mi sono chiesto dove minchia fossero certe canzoni di cui tutti parlavano). Fate voi.

Non potendoci essere saro' curiosissimo di sapere l'esito di questi super promettenti Vitaminic Days. Di certo faro' di tutto per convincere friends & family ad accorrere numerosi (mio padre a 74 anni suonati ha visto e apprezzato i Primal Scream a NY, che cacchio vi credete). I miei complimenti ancora alla Vitaminic crew, che con grande passione e creativita' sta promuovendo eventi di ampio respiro internazionale, quelli insomma "che non sembra nemmeno di essere a Milano" (ergo parecchio milanesi, nella miglior accezione che il termine possa avere).

martedì 3 marzo 2009

l'oggetto piu' tamarro e (al tempo stesso) snob in circolazione

questo sobrissimo ciondolo (e vi ho pure risparmiato le versioni oro e argento...)

Di questo passo, tempo uno o due annetti, prevedo un gran ritorno di fiamma del cd (e gia' che ci siamo pure di mtv e dei suoi pallosissimi unplugged).

(via)

domenica 1 marzo 2009

visto, fatto, finito

weekend musicalmente denso. venerdi' sera plants & animals e blitzen trapper alla bowery ballroom.  entrambi eccellenti.  sono rimsasto impressionato dalla perizia dei blitzen trapper, soprattutto del cantante, che oltre ad avere un estensione notevole (canta come su disco, il che non e' facile) e' anche un ottimo chitarrista e pianista.  show di oltre 90 minuti, con ottimo responso del pubblico (su nyctaper si puo' scaricare l'intero concerto).  se non fosse stato che hanno avuto la sfortuna di uscire con il fantastico furr nell'anno dell'esplosione dei fleet foxes (mi raccontano che la band di seattle apri' per i BT lo scorso aprile, con meta' del pubblico che abbandono' la bowery ballroom non appena i fleet foxes terminarono il concerto...), i blitzen trapper sarebbero uno dei gruppi piu' celebrati della scorsa stagione -- invece mi pare e' iniziato per loro un semilimbo a'-la walkmen.

ieri sera david byrne a radio city music hall. quell'uomo e' immenso. non ho altro da dire.  show veramente bello. un terzo delle canzoni dall'ultimo, stupendo, disco fatto in collaborazione con brian eno, il resto tutta roba vecchia.  per capirci, cinque pezzi da remain in light e quattro da fear of music.  peccato niente psycho killer, ne' this must be the place, ma c'era quasi tutto il resto.  leggo che sara' in italia ad aprile.  da non perdere.

mi accorgo solo ora che sull'ultimo (o penultimo?) numero di bpm c'e' un intero speciale su milano. parrebbe che negli ultimi anni la materna mia terra sia diventata una delle piu' importanti citta' per il clubbing a livello europeo.  ci perdete una ventina di minuti e mi fate sapere che ne dite?

ho finito the wire la settimana scorsa, dopo una maratona senza precedenti.  tornero' a parlarne, se ne avro' voglia e tempo (quindi probabilmente mai). per ora dico solo che e' ampiamente il mio show preferito di tutti i tempi.  talmente piu' bello del resto che non riesco piu' a guardare lost (che oramai detesto) e battlestar galactica (cui sono ancora affezionato, ma ogni tanto mi innervosisce).  ho semplicemente riiniziato la prima stagione di the wire. (come avrebbe detto un mio prof., vederlo una volta sola si perde troppo -- lui si riferiva alla lettura di anna karenina, ma ci siamo, dai.)

periodo di ascolti molto disordinati: ottimo l'ultimo dei these are powers (dovete essere in the mood per qualcosa di sperimentale e, se si', consiglio vivamente anche lemonade e l'ultimo psychic ills, che segnalava anche franco un mesetto fa nei commenti) e molto divertente zomby. il disco dei the pains of being pure at heart, per passare a qualcosa di decisamente piu' leggero, e' mooolto carino (visti dal vivo un par di settimane fa -- very fun).  e fate un salto da andrea girolami per un assaggio del prossimo burial; most impressive, per dirla con darth vader.

e' tutto per ora. talk to you later.

domenica 15 febbraio 2009

snapshots from a fantastic night #1


venerdi' 13 febbraio, uscita con fratello in una gelida notte new yorkese a inizio del ponte per President Day (Happy Presidence, Mr. President!).

dove per il concerto di semi-addio dei clap your hands say yeah hai i primi biglietti in prima fila della tua vita, grazie a fidanzata ex ballerina. peraltro nella venue piu' bella del tri-state. dove scopri che la cantante degli alla-fine-dignitosissimi-chairlift, si quelli dello spot dell'ipod nano, e' una donna molto bella, anche per quelle orecchie a sventola.  dove vedi un primo concerto godibile poi: le sonorita' quasi da italodisco e quel synth zuccheratissimo mi hanno piu' volte catapultato in pieno clima vacanze di natale (il primo, quello con la sandrelli).

dove tuo fratello fa una della gaffes piu' belle della storia (to be continued).

dove vedi il gruppo del tuo disco preferito del 2005 far letteralmente impazzire, cantare, ballare, pomiciare, saltare, e soprattutto battere le mani dicendo yeah, il calorosissimo pubblico di brooklyn.  dove pensi che quel disco di esordio resta uno dei piu' bei dischi del decennio ed e' un peccato che i cinque brooklynites si prendano una lunga pausa di riflessione. dove addirittura pensi che alcune canzoni del bruttino e disastroso secondo some loud thunder, dal vivo, proprio bruttine non sono.

dove te ne torni felice a manhattan, con tuo fratello che parte dopodomani e ti dispiace tantissimo, ma queste due settimane di lui qua sono state divertenti, belle, intense... da fratelli che vivono lontano e non dovrebbero.

dove giungi alla conclusione del il vero lower east side e' oramai sotto delancey (che sopra delancey, insomma fino ad houston, e' diventato un parco giochi) ed e' proprio sempre ancora bellissimo, misterioso, badass cool, etc. etc. etc. 

dove mangi un'ottima trota in un ottimo ristorante austriaco che manco conoscevi e dove ti raggiungono i compari vic e stevie (che sostiene di avere vinto 87 milioni di dollari alla lotteria, salvo poi scoprire alle sei di mattina che il jackpot e' nel frattempo salito a 107 milioni...).

dove poi vai allo sweet paradise (la cui barista vince a mani basse il premio migliori boobs di barista new yorkese) che e' forse uno dei tre migliori bar a downtown (quando ripassate da nyc, vi ci porto, ricordatemelo).  

dove dopo avere visto hipsters ballare da hipsters i soliti noti (mgmt, jackson five, justice, stooges, new order, etc. etc.), vai a vedere altri hipsters ballare da hipsters i suddetti soliti noti alla serata "trash" allo studio della webster hall.

dove, al piano piu' alto alla webster hall, "mette i dischi" (trad.: accende ableton e schiaccia play o mette un cd e schiaccia play e poi muove un sacco di manopole) il buon saviero dei justice, davanti a folla oceanica di nyu kids, ulteriori hipsters, zarri, fratelli (nel senso brothers), fratello, vic, stevie, me etc. etc. 

dove, anche questa seconda volta che vede saverio dei justice "mettere i dischi", pensa come il nostro abbia una cultura musicale straordinaria.  dove saverio lo fa divertire (anche se pensa sia un po' uncool mettere i propri pezzi (pezzi che sente tipo per la terza volta nella stessa serata in tre differenti dancefloors...) anche se i kids ne vanno matti e webster hall rischia di crollare su phantom pt. II.  dove addirittura saverio mette una delle mie canzoni preferite per una late night danzereccia a nyc.

dove poi continuo a bere ancora tante, tante birre e la memoria si annebbia ma chissa' se mi ritorna...

(to be continued)

Love/Hate list from The Kid

che genio, preferire se stessi ai propri figli e' quello che in fondo fa di te l'ultima vera grande rockstar...

giovedì 12 febbraio 2009

l'eterna gioventu'


Seguendoli (?) su twitter, era da un po' che li (?) sentivo parlare della preparazione del nuovo disco.

Ecco l'aggiornamento ufficiale, dal blog della Matador records:

Sonic Youth’s 16th album, ‘The Eternal’, will be released on double vinyl, compact disc, and digital album by Matador Records on June 9. Produced by John Agnello and the band, ‘The Eternal’ not only marks Sonic Youth’s return to the independent label sphere (titles on their own SYR label excepted) after a long association with Geffen ...

Recorded through November and December of last year at the band’s Echo Canyon West studio in Hoboken, NJ, ‘The Eternal’ features many firsts for a Sonic Youth album, including a number of shared vocals between Kim, Thurston, and Lee, and the studio debut of former Pavement/Dustdevils bassist Mark Ibold, a member of Sonic Youth’s touring band for the past few years.


Qui la tracklist (no so come, ma i nostri hanno sempre dei titoli fantastici):

1. Sacred Trickster
2. Anti-Orgasm
3. Leaky Lifeboat (for Gregory Corso)
4. Antenna
5. What We Know
6. Calming The Snake
7. Poison Arrow
8. Malibu Gas Station
9. Thunderclap For Bobby Pyn
10. No Way
11. Walkin Blue
12. Massage The History

Ah, l'artwork e' un dipinto del grande John Fahey.

martedì 10 febbraio 2009

"Salemi is the future. New York is the past."

Chiude Kim's Video, la miglior videoteca di New York e il catalogo viene acquistato dal Comune di Salemi, il cui sindaco e' Sgarbi e l'assessore alla cultura e' Toscani. Sembra assurdo ma e' tutto vero, come da lungo e interessante articolo sul New York Times. Quel minimo di orgoglio patriottico che mi rimane rende la perdita meno amara (Kim's aveva anche uno straordinario negozio di musica, anch'esso smantellato). I perche' della chiusura sono piuttosto ovvi: Netflix e internet. Ad avere del tempo sarebbe bello provare a capire quanti titoli di Kim's Video non sono presenti nel catalogo di Netflix. Se, come temo, ce ne dovessero essere parecchi (Kim's aveva una collezione ragguardevole di film stranieri), mi chiedo quanto regga in fondo la teoria della Long Tail: in questo caso, di fatto, le "armi" della Long Tail, ossia Netflix e internet, accorciano la coda. Il tema, lo so, e' assai complicato. Basta pensare agli stalli che impediscono il crearsi di una decente videoteca online (continua a tardare un accordo tra majors e internet retailers, l'Apple video store e' una pieta'). Ne' si sanno tutti i risvolti della storia di Kim's Video: ci puo' stare che Mr. Kim abbia commesso qualche scelta di business sbagliata (od omesso di reagire in maniera efficace) e la scomparsa della videoteca sia ascrivibile a lui. A tacere dell'impatto dell'illegal downloading, soprattutto tra i giovani al college. Fatto sta che passare in questi giorni da St. Mark's Street e' un poco triste.

(via)

giovedì 5 febbraio 2009

T-Russ(h)ia

Aeroflot says drunk pilot 'no big deal'

Passengers who accused the Russian captain of an Aeroflot flight of being drunk were told by the airline that intoxication was 'no big deal'.

Questo il mio passaggio preferito: "Really, all he has to do is press a button and the plane flies itself. The worst that could happen is he'll trip over something in the cockpit."

How reassuring, uh?

mercoledì 4 febbraio 2009

$15,602,022,489,829,821,422,840,226.94

Un pazzo ha calcolato il costo ipotetico della Death Star, a/k/a la Morte Nera.


the drugs ... work.

this kid is literally on drugs after dentist...

il padre se la gode in maniera abbastanza sadica (e da esperto in materia, direi)




via

martedì 3 febbraio 2009

bella di nepal

benche' ci siano giusto un paio di cliches di troppo (bimbi in nepal? che trovata!), il nuovo video di four provinces degli walkmen (autori di uno dei miei dischi preferiti del 2008) e' visivamente molto bello e fa venire tanta voglia di tornare da quelle parti.



da pitchforktv

lunedì 2 febbraio 2009

che dite si e' meritato qualche pacca sulla spalla?

bellissima intervista a black francis su una tv olandese, l'indomani dell'uscita di dolittle. molto loquace e divertente.