Lo so che non si vede una mazza (thx 2 that lame bitch iPhone camera -- sentito Icepick?), ma ritrae David Byrne che, con la Scala sullo sfondo, presenta elaborata teoria su come i musicisti, storicamente, compongano avendo a mente il luogo dove la musica viene riprodotta. Lui dice di aver composto le prime cose pensando al CBGBs.
Secondo Byrne, questo tra l'altro spiegherebbe:
- i riverberi e l'inoffensivita' dell'arena rock ("some like it, some others don't", dice mentre si sentono gli U2 di I Still Haven't Found, etc. -- il pubblico sghignazza);
- lo spropositato utilizzo dei bassi nell'hip-hop (musica da ascoltare in macchina);
- l'assenza di dinamica (loudquietloud) in gran parte della musica percussiva africana (perche' eseguita all'aperto), nonche' nella musica piu' recente (perche' riprodotta all'aperto nelle cuffiettine dell'iPod): a suo modo di vedere tutta la musica di oggi viene mixata pensando all'iPod user -- io avrei aggiunto, se non sei acora affermato, al work desktop user.
Tutto cio' per postare la fotina con un simbolo di Milano e uno di NYC.
And because we really missed you, dear readers.
sì ma ora che sono un vecchio col pannolone, mi commuovo. ed è solo metà mattina.
RispondiEliminaice