giovedì 15 maggio 2008

Cut Copy live @ Bowery Ballroom, NYC -- May 14, 2008

Degli Stratagemmi. Always be nice with the bureaucrat. Lezione che noi italiani abbiamo imparato un mezzo migliaio di volte, no? I biglietti per i Cut Copy sono andati esauriti prestissimo. Craigslist dava cifre assurde: gente che offriva $80 al pezzo, altra gente che chiedeva piu' di $100. Follia pura. Fortuna che uscendo da uno dei seicento concerti cui ho assistito di recente alla Bowery Ballroom ho chiesto a uno dei buttafuori se ci fosse un modo per prendere dei biglietti per l'esauritissimo concerto di sti benedetti Cut Copy. Non ve la sto a fare troppo lunga: dopo un tiramolla non comodissimo, sono riuscito a entrare pagando $20, vale a dire face value senza ticketmaster fee (sogno bagnatissimo di ogni concertgoer newyorkese). Il tutto perche' ero stato nice col burocrate di turno che - lo dico per inciso - non ho corrotto affatto: solo si era preso a cuore la mia aspirazione a vedere il concerto dei Cut Copy. Again: never fight with the redtapers - be nice and enjoy life.

Dei Gusti. I Cut Copy sono, in meno di una manciata di settimane dall'uscita del disco con cui diventeranno famosi, un baluardo del gay partying/dancing, etc. etc. Nessun problema, sia chiaro. Normalmente e' indice che sei finito nel posto giusto. Solo, essendo tuo malgrado orribilmente straight, devi sempre ricorrere ai ripari - soprattutto se sei alto uno e ottantasei e pesi costantemente meno di settanta chili - e i ripari sono sempre 'ste riserve di tipine ultracool e mezze assatanate che, non sai come, vanno (sempre? solo?) a eventi a netta maggioranza gay. Giuro che aspetto ancora il saggio fondamentale di chi mi spiega perche' le tipine piu' arrazzate del pianeta vadano sistematicamente a fare baldoria in posti a maggioranza gay. Okay, lo capisco dalle nostre/vostre parti perche' so quanto le eterocrowds possano essere fastidiose nel Belpaese. Ma ai concerti cosiddetti "indie" a NY non me lo spiego per nulla. Forse, per uno scherzo del destino, e' solo nei posti (per te) veramente ostili che le ragazze decidono essere il momento buono per strusciartisi addosso manco fossi Prince. A Mosca era cosi' nei posti dove temevi di essere ucciso any time. In ogni caso, non riesci mai a sfruttare il grasso che cola.

Degli Stili. Scusate ma i Cut Copy sono la rappresentazione vivente del come e del perche' vivisezionare la musica alla ricerca di definizioni (noise-pop e' stata una delle ultime perle ... ma dai, anche a parlare di dubstep non ti senti un po' pirla?) sia un esercizio un po' ... whatever (e capisco tenete tutti famiglia). Lo dico perche' il singolo uscito in concomitanza con il disco, Lights & Music, e' la quint'essenza del, scusate, rock 'n roll: un riff di basso e una melodia, un qualcosa che era ovvio che prima o poi qualcuno avrebbe utilizzato, ma nessuno lo aveva mai fatto. Dopo i Nirvana tutti hanno cercato 4 giri di accordi per replicare quello che i Nirvana avevano fatto cercando di replicare Pixies e Breeders. Fino al 2001 sembrava una battaglia persa, poi arrivo' Fell In Love With A Girl. E chi di voi non ha detto, a 2003 inoltrato: "ah gia', eccheccazzo, 'sto riff del nuovo dei White Stripes ... ma ci voleva tanto?!" [ignora per un secondo che sia la canzone simbolo del simpaticissimo mondiale vinto in Germania]. Etc., etc. Tutti a lamentarsi sempre e dire, ma no, il rock e' morto dai, ci sono troppe poche note, troppi pochi strumenti, e' tutto gia' stato scritto, etc. Poi tra i tanti ti arrivano nel 2008 quattro outsiders zoticoni dall'Australia, ti escono con la linea di basso di Lights & Music e tutto il resto. And when you believe they call it rock and roll.

Del Giudizio. Non vi diro' mai come e' stato il concerto.


6 commenti:

  1. per me le "tipine" si fanno prendere la mano dalla atmosfera più pazzerella e trasgressiva che - è un po' un cliché, d'accordo - caratterizza le serate gay friendly. sono più "libere" di farlo, si sentono più a loro agio. e quando arriva un etero appetibile questo diventa automaticamente un'ambita preda. la quasi assenza di competizione rende poi il giochetto assai interessante per gli etero che lo hanno capito. una cosa simile accadde col café dalì, che a un certo punto era diventato quasi più etero che gay (e il giochetto allora non funzionava più).

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  2. ora però ci dici come è stato il concerto! (tempo fa me li son persi a milano e mi mangio ancora adesso le falangi)

    anche se l'eterosessualità è una delle poche certezze rimastami, devo dire di apprezzare molto i cut copy (si può ancora?): il loro "bright like neon love" contiene cose che ascolto ancora oggi, tipo quella tamarrissima saturdays che diventa struggente nell'acusticissimo reprise, oppure going nowhere che ancora adesso mi regala dei gran viaggi da fermo.

    in ghost colours me lo devo ancora ascoltare bene, come al solito c'è troppa roba nella pila degli arretrati!

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  3. @icepick: sei uno stratega spietato, chapeau.

    @cru7do: hanno suonato/cantato assai bene e la folla era parecchio presa. Concerto mooolto divertente, dunque. Poi, almeno per quanto mi riguarda, In Ghost Colours e' un gran bel disco.

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  4. ciao matte, siccome il tuo socio è uno stratega spietato, ma non è affatto nice con il burocrate, potresti chiedere al tuo amico burocrate se ha un biglietto per il concerto dei wilco? mi sentirei molto più sicura se glielo chiedessi tu! grazie

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  5. Ciao la LaVale/thingy/Aidi. A che concerto ti riferisci? Quello qui a Brooklyn ad Agosto? Il mio amico burocrate - un minaccioso buttafuori della BB - temo non abbia giurisdizione (let alone per concerti nella Penisola). Io provero' comunque a darmi da fare. Ma passi a NY?

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  6. sìsì, quello di agosto. chiedevo il biglietto per dario, non vorrei che prendesse a testate un burocrate niuiorchese. ripongo più fiducia in te!

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