mercoledì 14 novembre 2007
'90s memorabilia #4
OBLIVION This is the Disease Autoproduzione
Recorded & Mixed at "Idea Suono" Milano on March 1989
Degli Oblivion non resta niente, come del resto il loro nome lasciava presagire.
Se digiti su Google Oblivion quello che ti esce fuori sono giochi fantasy per X Box 360 e non certo i fasti di una carriera musicale finita appena sul nascere.
Del resto basta concentrarsi un attimo sulla copertina e sul titolo del Demo tape (per altro bollato con regolare licenza SIAE e dall'aspetto super professionale) per rendersi conto che "questa è malattia". Gli Oblivion erano la band metal del mio liceo. Su '90s memorabilia una recensione post post post mortem. Forse l'unica che abbiano mai ricevuto.
Danger's game la prima traccia, ci cala in uno sgrammaticato e impreciso gioco del pericolo, forse intendevano il pericolo del gioco? Alludendo poi a che cosa? A Pupo che gioca a poker? O ai giovani che giocano con le X Box 360? Non lo sapremo mai. Tutto ciò cadrà nell'Oblivion.
Son's of the power la seconda traccia ha un sottotesto felicemente limaccioso che coincide inconsciamente con la loro condizione esistenziale; chi erano se non loro stessi i "figli del potere" a Milano, cioè i giovani rampolli liceali della Zona Fiera ai tempi di Tangentopoli?
Ready to strike che chiude il lato A fa riferimento a un ipotetico futuro che non vedrà mai la luce in cui i cinque ragazzini si ritroverebbero catapultati in una limo a New York papponi e puttane inclusi, pretesa di successo velleitaria se guardate le facce degli Oblivion e anche i loro nomi, portatori di un destino, dirrei - piuttosto comune (del resto dove pretende di andare uno che si chiama Guido Vaciago o Mando Mambretti? - Mando, se leggi qui, mi racco-mando, non tela prendere, si scherza...)
Il lato B si apre con una White Powders che fa riferimento al dramma della cocaina ai piani alti del potere. Qualcosa che comunque a quei tempi non li riguardava e che quindi gli Oblivion approcciano per forza di cose in modo astratto (essendo forse più abituati allo zucchero a velo sui bomboloni nella pausa delle undici.)
Questa è la malattia è la title track. Ed è per forza di cose il fulcro dell'intero progetto Oblivion. Ma qual'è questa malattia? Personalmente sono propenso a credere che sia la totale mancanza di stile e consapevolezza. Fino ad ora non ho volutamente affrontato la questione musicale. Non credo di avere voglia di farlo in seguito. Comunque si può facilmente sintetizzare con la linea - il cantante (Vaciago) canta come se fosse Paola e Chiara e Paola e Chiara fossero un gigantesco melone spiaccicato sul palco dell'Aquatica durante un Monsters of Rock con headliners gli Iron Maiden. Perchè questa immagine non lo so e non melo chiedo. L'unica nota positiva di "quesa è la malattia" sta nell'immagine in copertina che a parte ricordare a tutti come la band provenisse da un liceo classico, è stata copiata da niente pò pò di meno che i Metallica di And justice for all che se non sbaglio è uscito dopo questo piccolo capolavoro di furore musicale giovanilista...no eh?
PS
L'ultima traccia si chiama Let's Go senza punto esclamativo. E non è un esortativo trionfale. Perchè sta più a voler dire,"andiamo, eh dài, lasciaci stare, non ci tormentare, che vuoi da noi? Che t'abbiamo fatto? Siamo nell'Oblivion..."
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Guido Vaciago mi vendette la cassettina a Lire 5.000.
RispondiEliminaIo riuscii anche a farmi fare l'autografo da Guido Vaciago.
Gli altri componenti no, perché quello che conta è il frontamn. Lui sì che è figo.
Sao café