lunedì 8 ottobre 2007

Boris live @ Music Hall of Williamsburgh

La settimana scorsa il sottoscritto e il compare Fred sono andati a farsi deliberatamente violentare i timpani dalla band piu' rumorosa del pianeta, il cult-act giapponese Boris. Il concerto e' stato intenso e spettacolare, merito di una band che suona in maniera perfetta e della straordinaria partecipazione del pubblico in totale adorazione (quasi non sembrava di essere a NYC ... ma tutto si spiega se pensi che c'erano metalheads involved ...). Lascio spazio alla ben piu' competente penna del compare Fred, che anche in vista dell'imminente e sciagurata campagna di Russia del sottoscritto, ci terra' aggiornati nel corso dei prossimi due mesi su quel che succede da queste parti a NYC.

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Green Matamps.

Doubleneck Guitar/Bass combos.

Sunn Model Ts.

Ringing Ears.

Rattled lower intestines.

These are the trademarks of a Boris show. The amazing, and amazingly diverse, japanese Doom/Drone/Experimental kingpins Boris tore through a show that (somewhat predictably) went light on Sunn/Earth guitar strokes, but heavy on the heavy. And by heavy, I mean it all: reflective metalgaze-y passages taking full advantage of the honorable Michio Kurihara (of Ghost fame), as well as riffs to make Matt Pike as giddy as a school child.

Wata, who is probably pound for pound, the baddest riff-meister in existence (cause lets face it, how many 100lb japanese female guitarists are there?), set her amps ablaze as they opened with "Rafflesia", digging deep through tracks from Pink, Akuma No Uta, and their ridiculously prolific catalog. In between multiple stage-dives, ridiculous fills, and resonating gong hits (yes, that is G-O-N-G) drummer Atsuo added a touch of personality to their otherwise stoic stage presence. The guy is a maniac. Takeshi, plays a doubleneck guitar/bass combo ala Jimmy Page..... is anything cooler than that?

The real treat though was seeing the great Michio Kurihara single-handedly take the show from great to monumental with his creeping feedback, sustained e-bow notes, and interstellar solos....

If you missed the show at the Music Hall of Williamsburg, get your ass to the Bowery Ballroom on October 28th. If you can't, get a copy of Akuma No Uta, some headphones, turn it up to 11, and swallow a vibrator. It'll be close, but not the real thing.

For those unfamiliar with Boris's daunting discography, check out this amazing tutorial.

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Una postilla assai faceta: dopo l'ultimo pezzo prima dei bis, quel fantastico invasato del batterista Atsuo si e' cimentato in un eccellente esercizio di stage diving e crowd surfing. Peccato che la folla che lo trasportava (ancor piu' invasata di lui) non ha calcolato bene forza e misure e ha letteralmente scaraventato il nostro malcapitato con faccia sullo spigolo del palco, travolgendo l'equipment della deliziosa chitarrista Wata (equipment che vedi nella foto sotto). Come Atsuo non si sia fracassato il viso e' evidentemente un segreto da samurai (scusate, ci ho provato, ma proprio non sono riuscito a trattenere l'orrendo luogo comune).(pic: thx bosbos)
La scena e' stata un capolavoro di drammaticita' metal e l'esilarante epilogo della (questa volta involontaria) rivolta del pubblico contro il proprio idolo mi ha vagamente ricordato questo:

Spero che nei prossimi giorni qualche buon anima si decida a mettere su you tube il filmato dello schianto di Atsuo, che peraltro, come se niente fosse, si e' rigettato senza indugi sulla folla anche al termine dei bis! Ecco: stavolta l'ho scampata e non ho parlato di un volo da kamikaze ... D'oh!

(thx Fred)

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