giovedì 27 marzo 2008

offro una birra a chi sa dirmi chi e' sto tizio

i sogni di alcuni saranno frantumati...
update -- ha vinto la LaVale, trattasi effettivamente del Web Sheriff, al secolo John Giacobbi

we eat and drink while

in messico e' in corso da un paio di settimane una vera e propria guerra contro ..... gli emo-kidz, a quanto pare scatenata da un popolare vj. lo so, suona assurdo ma e' proprio' cosi'. e ora pare che anche in cile ci sia un focolaio. mi aspetto sviluppi sul fronte italiano in una manciata di ore. se a rischio, chiudete i vostri last.fm accounts finche' siete in tempo.

come, non ve ne eravate accorti?

e' un fracco di tempo che non scarabocchio da 'ste parti. un po' per fare il figo (sai tipo quello un po' misterioso che si fa desiderare). un po' perche' e' un periodo che non riesco a scrivere nemmeno il mio nome (e non solo l'ultima lettera). un po' perche' per una decina di giorni sono scappato dalla citta' (vita e amore tutto ok; vacche ne ho mangiate tante) e mettermi a scrivere della quantita' di manifesti elettorali del berlusca che ho visto a buenos aires non avevo molta voglia.

e col passare dei giorni senza nulla scrivere su questa valle di lacrime, mi sentivo risucchiato in una specie di vortice creativo alla chinese democracy (apropos, tante grazie, eh): l'affanno di scrivere qualcosa di vagamente copernicano mi ha paralizzato. brrr, che paura.

poi alcuni eventi mi hanno risvegliato da questo brutto incubo.

uno l'avere ritrovato il gemello da cui ero stato (assieme a dhinus) separato dalla nascita, ossia l'attacchino del video i'm pd (che vedi al 2:47) (fortuna ci sei tu che ti segni tutto).

due l'avere finalmente risolto il problema che assillava andre 3000, ricordate? what's cooler than bein' cool? what's cooler than being cool? macche' ice cold! Molto meglio:
ma in realta', ice pussy a parte, e vengo al punto tre, proprio non riesco a trattenermi dal segnalare il video del party per il lancio di Mountain Battles delle Breeders, con tanto di disco in streaming.

anche questa volta, kim deal, mi hai salvato. ti voglio un bene gigantic.

venerdì 14 marzo 2008

Lightspeed Champion live @ Mercury Lounge, NYC - March 5, 2008

qualche giorno fa ho visto lightspeed champion allietare la serata a una settantina di avventori della mercury lounge. il nostro fa ridere parecchio: le battute tra una canzone e un'altra parevano il frutto di una piu' o meno studiata self-conscious ironia da sfigato che non fa ridere ed e' terrorizzato per questo. irresistibile. come sapete icepick mi paga dugentomiladollariepassa l'anno per assistere a concerti che poi non racconto mai - non rivuole la grana indietro, mi dico, perche' immagino gli piaceranno i resoconti completamente estemporanei che poi butto giu'. bene. sulla via del texas - no, niente sxsw for me this year - sono stato folgorato dal ricordo di due cose accadute al concerto di lightspeed champion. la prima e' quando il nostro ha confessato di avere le labbra completamente impastate e appiccicose e senza che fosse per via del crack ("that would be cool, wouldn't it") e si e' scusato, dicendo - tanto non ci sono reporters qui stasera. siete tutti bloggers. dopo di che' si e' riscusato quando ha fatto notare il rivolo che gli scendeva dal colbacco - non vorrei pensiate stia piangendo mentre canto queste mie canzoni cosi' drammatiche. in realta' quello di cui volevo parlare e' una terza cosa accaduta al concerto. la cover di heart in a cage - "questa la facciamo sempre come bis o quando il concerto va particolarmente male o particolarmente bene". non ci ha specificato a che cacchio stessimo assistendo - ma e' partita questa cover acustica. grande esecuzione - come lungo tutto il resto del concerto, peraltro. e che canzone. no, dico, sento gente menarla con gli strokes. ora, sara' che rispecchiano vari mondi in cui sono cresciuto - lambire un minimo di glamour dalla sponda di chi e' un music junkie cazzaro con un amore incondizionato per la new york degli anni settanta, il brasile degli anni settanta, i guided by voices, le giacche di tweed del nonno e le chuck taylor prima che tornassero di moda - che nessuno di noi, me e loro, ha vissuto, sara' che mi gira sempre un po' il cazzo sentire a destra e sinistra critiche alla loro asserita coolness da parte di gente che fa la figa spacciandosi per sfigata, sara' che gli strokes ci hanno fatto rivenire voglia di uscire, bere e scopare verso la fine del 2001 (a me non era mai mancata, ma uso il plurale per indicare il mondo occidentale bianco e intellettuale), ma heart in a cage e', scusate, un pezzo della madonna - ha un beat in terzine, tipico dei van halen degli esordi, ma senza ride e con un fracco di hi hats e timpani, la voce di julian non e' mai stata cosi' distrutta, in patetica autocommiserazione e pero' lucida al tempo stesso. e il songwriting e' superbo: trovatemi una migliore cantilena che faccia da colonna sonora per cinque pirla che suonano sul chrysler, cantano per terra su un'affollata broadway, etc etc. (sorry, icepick -- just imagine i said torre velasca and corso buenos aires). si chiamava tiro, un tempo, late eighties or so, quel dono che solo poche bands in disparati stati di grazia riuscivano a buttar fuori. credetemi. ve lo dice uno che ritiene il primo minutoetrentasettesecondi di angel of death una delle cose piu' alte mai scritte nella storia della musica pop, classica o contemporanea che sia.

sabato 8 marzo 2008

non dirlo a me

Se c’è una cosa che non sopporto dei giudizi stranieri sul nostro paese è che generalizzano sempre e ci incolpano tutti per le cose che solo il 99% degli italiani fa. (Bucknasty)

mercoledì 5 marzo 2008

getting (re)dressed for success?

La notizia è circolata in rete in un baleno ed è di quelle che fanno rimanere col fiato sospeso: forse nel 2009 ci sara' una reunion dei Pavement!!! Magari anche un solo concerto à la Led Zeppelin - dice Malkmus ad EW.com - per festeggiare il ventennale della Matador Records.

Pare ci sia solo un problemuccio: ricordarsi le canzoni. Almeno, così afferma Mark Ibold, alla domanda su quali potrebbero essere gli ostacoli: “I’ve actually dreamt that there was a reunion show and I couldn’t remember the songs.”
Be' ragazzi, non vi preoccupate, ve le ricordiamo noi che le sappiamo a memoria:
come join us in a prayer
we'll be waiting waiting where
everything's reuniting here



(thx Dario)

martedì 4 marzo 2008

ognuno sogna la sua new york

anche new york

qual e' il bridge piu' bello della storia della musica? quello di we can work it out o il billyburg?

V. come Venom. Venerdi’ ho visto gli Evangelicals, combo di art punks dell'Oklahoma, suonare dal vivo nella cornice mignon di Union Hall a Park Slope. Show piu’ energico di quanto mi aspettassi dal disco, con quattro, cinque canzoni degne di nota e una buona attitudine da parte di band e pubblico. Serata in generale parecchio suggestiva: il tragitto sotto l’ennesima fioccata di neve con Snowflaxes nelle cuffie ha aiutato.
Poi drinks e chiacchere con amici in uno dei miei bar preferiti, il Rivington 151 -- selezione musicale che ha spaziato da Johnny Cash agli XTC, via The Jam, Zombies, Misfits, Led Zeppelin e Ramones.
S. come Slayer. Sabato, non ho fatto un tubo degno di nota, se non bisticciare con me e con il mondo. Fortuna ho scoperto cose fondamentali tipo che Liv Tyler e’ stronza e stupida. E che la dea del pompino-nei-primi-dieci-minuti-in-cui-ti-conosce (oh no / not me) just got engaged. How cute is that?
D. come Deicide. Ma passiamo a domenica: visionato Chicago 10 (vedi sotto -- visto? -- era un ordine, non un suggerimento) e Michael Clayton, on demand (sono io una persona malvagia o l'oscar a Tilda Swinton e' un po' eccessivo?).
F e P come futuro e proiezioni. Non vi siete stufati pure voi a sentire la gente dire puttanate su quale possa essere la nuova Baltimora (a/k/a la ex nuova Philly, che a sua volta era la nuova Billyburg, che a sua volta era la nuova ........)?